Tatuaggio Areola Don Bosco

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Tatuaggio Areola Don Bosco

La pratica del tatuaggio anche se di moda e visibile ormai su qualsiasi categoria di persona, presenta per chi non lo sapesse una storia molto antica. In antichità spesso questa pratica aveva soprattutto delle funzioni a carattere terapeutico, perché si pensa alleviasse da qualche dolore. Con le ricerche e le scoperte degli archeologi, i diversi test e studi hanno dimostrato che il tatuarsi assumeva anche dei significati diversi. Tra i primi riscontri si hanno quelli egiziani, nel periodo d’oro di questa nazione, ai tempi faraonici, dove tra le pitture di tipo funerario, si possono scorgere delle donne che sul corpo hanno a loro volta disegnato un tatuaggio. Un significato di tipo religioso, invece lo si poteva ritrovare nel popolo dei Celti, che tatuavano sul proprio corpo la figura della divinità verso la quale offrivano la propria adorazione e culto. Nel corso del tempo fare un tatuaggio su una parte del proprio corpo, assumeva, in base anche alla cultura a cui si apparteneva, sempre significati più variegati e differenti, da quelli legati ad un qualcosa di religioso o di mistico, a semplice modo di esprimere qualcosa di sé.

LE PRIME TECNICHE E SIGNIFICATO SOCIALE

Sempre in base a rilevamenti e a testimonianze tramandate nel tempo, il tatuaggio sul proprio corpo veniva disegnato utilizzando ciò che era possibile in ogni era storica a permettere di avere un’immagine sulla pelle e che rimanesse tale nel tempo senza sbiadirsi o cancellarsi del tutto. Si può facilmente intuire come all’inizio si ricorreva a strumenti che offriva la natura e ad esempio le punte di conchiglie permettevano di incidere sul proprio corpo un’immagine anche se immaginiamo provocasse un notevole dolore.

Poi nel 1891 si fa risalire l’introduzione della prima macchinetta elettrica. Da questa data in poi è importante sapere, come soprattutto nel mondo in quel tempo “moderno”, le persone che avevano sul proprio corpo un tatuaggio e in zone del corpo che lo potevano rendere quasi sempre visibile a tutti, erano identificati in particolari categorie: • Minoranze etniche • Malfattori • Marinai Ciò stava a significare come queste categorie di persone, in bene o in male erano “marchiate”, così da poter essere riconoscibili e in certi casi evitati o considerati l’ultimo gradino della società del tempo. Solo in tempi moderni, il tatuaggio diventa una pratica esclusivamente estetica, che abbellisce il corpo e per molti un simbolo per esprimere un affetto o una particolarità della propria personalità. La moda e le tendenze vedono la presenza di tatuaggi da quelli piccoli, a quelli grandi o su tutto il corpo, fino ad una pratica in aumento, ovvero quella del Tatuaggio Areola Don Bosco. Inizialmente la tecnica utilizzata era molto arcaica, con strumenti naturali, come punte di conchiglie e provocava molto dolore e, solo nel 1891, fu inventata la prima macchinetta elettrica.

ALCUNE REGOLE DA CONOSCERE

Grazie alla tecnologia, anche nel mondo dei tatuaggi e per non parlare di un tipo di incisione molto delicata come il Tatuaggio Areola Don Bosco, si sono ormai raggiunti dei livelli importanti che a differenza di come avveniva nei tempi antichi, adesso non si percepisce, come è giusto che sia, nessun tipo di dolore. Però se dovesse essere la prima volta e ci si è decisi a fare il primo tatuaggio, bisogna non farsi prendere subito dall’entusiasmo e documentarsi prima su alcune accortezze necessarie che comunque sono a favore della nostra salute. Il primo passaggio è quello di affidarsi ed eventualmente farsi consigliare da un tatuatore professionista: come possiamo saperlo? Il migliore riscontro sono le persone che prima di noi hanno usufruito della sua professionalità e del suo studio e ci possono dare importanti riscontri sia riguardanti la fase in cui gli viene praticato il tatuaggio, che nella fase post, ovvero che non si presenti alcun tipo di reazione della pelle.

E magari chiedere anche a chi ha avuto la stessa nostra idea di tipo di simbolo o disegno, come nel caso del Tatuaggio Areola Don Bosco. Un aspetto a cui dobbiamo prestare attenzione poi è anche lo studio in cui lavora il tatuatore: questo deve essere un luogo molto igienico, con gli strumenti sterilizzati e di solito monouso, come gli aghi, così da evitare qualsiasi rischio di contaminazioni.

Stesso discorso da un punto di vista qualitativo, vale per l’inchiostro, che non deve presentare delle componenti tossiche e ogni tipo di azione svolta dal tatuatore, avvenire con l’utilizzo di guanti monouso. Questo, non basta, nel senso che è importante la comunicazione tra noi e chi applica il tatuaggio per portarlo a conoscenza di un nostro disagio o di una nostra predisposizione allergica. Scegliere di applicare sul proprio corpo un Tatuaggio Areola Don Bosco, significa averne la convinzione e non solo perché spinti dalla tendenza del momento, poiché si tratta di qualcosa di molto particolare.

COS’È IL Tatuaggio Areola Don Bosco?

Partendo dal fatto che ormai quello della bellezza del corpo sta diventando un vero e proprio culto che sembra andare oltre ogni limite o tabù, negli ultimi tempi è venuta fuori una nuova tendenza che accoglie come sempre il favore delle persone dello spettacolo e della gente comune: il Tatuaggio Areola Don Bosco.

Ma di cosa di tratta?

Questa è una pratica che inizialmente era attuata sulle pazienti malate di cancro, una volta che si sottoponevano all’operazione di ricostruzione del seno.

Significava quindi ricreare il colore e il contorno delle areole, così da restituire un aspetto di nuovo normale così come prima della malattia. Ma da una funzione esclusivamente a carattere medico – chirurgico, questa pratica diventa una vera e propria moda, che permette perciò a chiunque ne abbia la disponibilità economica, a perfezionare da un punto di vista estetico quella parte delicata del corpo. Infatti ad intervenire non è il semplice tatuatore, ma un chirurgo qualificato. Ci sono però delle differenze importanti; infatti chi per esempio si era già sottoposto agli interventi di mastoplastica per aumentare il volume del seno, nel momento in cui adotta anche la pratica del Tatuaggio Areola Don Bosco, non sentirà tanto fastidio e dolore, quanto chi ha un seno naturale. Quella parte pigmentata infatti è molto delicata, tant’è che il chirurgo di solito utilizza degli anestetici locali. Ridato quindi colore, la donna trova un nuovo entusiasmo nei confronti del proprio aspetto ed in particolare chi ha la tendenza di andare al mare in topless; e comunque per evitare ogni forma di imbarazzo come anche in quelle normali situazioni, come quando ci si ritrova con le altre, nello spogliatoio della palestra o della piscina. Un settore ed una pratica che sta riscontrando un notevole riconoscimento e anche interesse nel campo medico, con le tecniche sempre in continua evoluzione, che permettono di ottenere ottimi risultati, così che sono stati attivati dei corsi appositi per la pratica del Tatuaggio Areola Don Bosco. Si ha la possibilità di stare al fianco di medici e in strutture chirurgiche che permettono di acquisire una buona professionalità nelle tecniche e nell’estetica.

ALCUNI DETTAGLI

L’intervento del Tatuaggio Areola Don Bosco, come vale anche per quelli normali, deve avvenire in un ambiente adatto e sterile. Inoltre i colori usati devono essere atossici, ipoallergenici, sterili e possedere quelli che sono i requisiti previsti dalla normativa europea, ReSap 2008/1. La durata dell’intervento di solito si aggira tra i 60 e i 90 minuti, in cui sono comprese anche le operazioni preliminari e di anestesia locale. Terminato l’intervento si può rientrare a casa e si ricontrolla il tatuaggio dopo circa un mese, per capire se, come avviene nella maggior parte dei casi, serve una seconda seduta. Successivamente quest’area va trattata, tenendo conto di alcune accortezze: ad esempio nelle prime 48h post intervento, lasciare la pelle libera di respirare, non indossando il reggiseno per almeno 2 o 3 ore al giorno. Per gli indumenti è indicato il cotone e bisogna ricordare di lavare sempre bene le mani prima di toccare l’area dermopigmentata; non bisogna grattarla e i detergenti che si usano devono essere delicati. Per chi fa questo tipo di intervento in strutture riconosciute come sanitarie con presente personale medico qualificato, il Ministero della Salute riconosce la possibilità delle detrazioni fiscali nella dichiarazione dei redditi.

CONCLUSIONI

Quella dei tatuaggi sappiamo ormai essere una tendenza molto diffusa in ogni parte del mondo.

Trattandosi appunto di un qualcosa che riguarda la cura estetica del corpo ha perciò trovato il favore di una larga maggioranza e di una fetta di popolazione che va dalla minore età fino a quella adulta ed oltre. Nel mercato si trovano ormai tatuaggi di diverso genere e misura: forse ultimamente va maggiormente di moda quello piccolo, che in un certo senso stanca di meno, decora in maniera delicata una parte del corpo e nel caso rimuoverlo sarebbe un procedimento molto più semplice ed efficace. Spesso sono le persone dello spettacolo ad anticipare e dettare le mode; ma anche per questo motivo bisogna fare attenzione a non lasciarsi trascinare e condizionare da ciò che fanno gli altri. La scelta del tatuaggio deve essere qualcosa di personale, che piace, che rappresenta una parte di noi e per il quale non ci stanchiamo di vedercelo addosso. Il Tatuaggio Areola Don Bosco è qualcosa di diverso che aiuta ad essere più normali possibili.

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